Età pensionabile: cambia tutto, ecco la novità che sconvolge tutti

Nel corso degli ultimi mesi sono tante le novità che si susseguono in merito ai cambiamenti dell‘età pensionabile. Il Governo continua a lavorare a nuovi bonus, ad agevolazioni ma anche ai cambiamenti che i pensionati potranno ricevere nel corso del 2025. Questo per cercare di arginare le pensioni sempre più basse che non permettono uno stile di vita adeguato a milioni di famiglie.

Di recente però, è arrivata una verità del tutto inaspettata che stupisce milioni di anziani che, attendono con grande in trepidazione un possibile aumento o un cambiamento significativo di quello che sarà il loro futuro. Nell’articolo di oggi vogliamo quindi soffermarci su una novità introdotta in merito all’età pensionabile che partirà proprio dal nuovo anno.

Pensioni, cosa cambia e le novità

Nel 2025 l’età pensionabile sia delle donne che degli uomini si fermerà a 67 anni insieme ai 20 anni di contributi che devono essere stati versati nel corso del tempo. Una decisione presa dal Governo che ha fatto molto chiacchierare ma soprattutto a creato polemiche tra chi, sarebbe dovuto andare in pensione nei prossimi anni.

Nonostante questo però, c’è un dettaglio importante a cui tutti i pensionati devono fare particolare attenzione. Questa decisione non avrà nessuna ripercussione per chi può invece andare in pensione a 64 anni con i rispettivi 20 anni di contributi rientrando così nell’ultima normal da parte del Governo. Di seguito andiamo a scoprire nel dettaglio tutte le novità dell’età pensionabile.

Età pensionabile: Ecco cosa cambia

Si tratta di una decisione presa prettamente con il fine di trovare un modo per incoraggiare tutti i lavoratori a prolungare ancora di più la loro attività lavorativa. Il tutto sfruttando degli incentivi economici presenti nell’ultima aggiunta economica che può trovarsi anche all’interno della busta paga. Oppure si può parlare di sgravi fiscali che possono andare ad arricchire la quota contributiva. In seguito ecco le novità in merito:

  • Trattamento di fine rapporto.
  • Proroga della Quota 103.
  • Aumento della spesa delle pensioni.

Esiste anche il TFR nonché il trattamento di fine rapporto, previsto per tutti i lavoratori che vogliono destinare una parte della loro liquidità a dei fondi pensionistici. In questo modo sarà possibile ricevere un’ulteriore sicurezza economica nella fase di pensionamento. Si tratta quindi di una riforma che, per ora si trova ancora al vaglio, ciò significa che molto probabilmente andrà a subire dei cambiamenti.

Vogliamo sottolineare che tutte queste flessibilità stanno percorrendo un tragitto molto pesante e che con l’aumento della spesa per le pensioni, il sistema tende a mettere ancora più a rischio tutto il suo equilibrio. Questo si collega anche alla scarsa natalità degli ultimi anni che sta segnando tutta l’Italia. Questo per dire che stiamo parlando di un cambiamento significativo per le pensioni che, non potrà però risolvere i problemi dei pensionati.

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