Incredibile: ecco quanto rendono oggi i buoni fruttiferi postali

Pensare al futuro è importantissimo, soprattutto in un periodo di cambiamenti continui e sì, anche di crisi economica. Chi lo fa optando per gli investimenti, sceglie spesso i buoni fruttiferi postali. Emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, società controllata dallo Stato, per la precisione dal Ministero dell’Economia e della Finanze, sono considerati uno strumento di risparmio molto interessante per la loro semplicità e convenienza. Non prevedono, infatti, alcun costo di emissione.

Tra i motivi del loro successo è possibile citare anche l’assenza di oneri di gestione. L’utente deve tenere presente, lato oneri, la necessità di pagare unicamente quelli fiscali. Amatissimi dai risparmiatori italiani – secondo statistiche risalenti alla fine dello scorso anno, oltre 191 miliardi di euro erano, ai tempi, detenuti sotto forma di buoni fruttiferi – sono al centro dell’attenzione soprattutto per il loro rendimento. A quanto ammonta? Continua a leggere per scoprire la sorprendente risposta!

Quanto fruttano i buoni postali?

Nell’autunno dello scorso anno, è arrivata la decisione, da parte di Poste Italiane, di alzare i rendimenti dei buoni fruttiferi arrivando, per alcuni di essi, anche al 6%. Per capire l’entità del cambiamento basta ricordare che, in media, i rendimenti più attesi per questi popolarissimi strumenti di risparmio si aggirano fra il 3 e il 4% lordo annuo.

Quando, in generale, si chiamano in causa i buoni postali, è importante citare anche un altro vantaggio. Quale di preciso? La possibilità di richiedere, in qualsiasi momento, il rimborso delle somme inizialmente investite, il tutto prima della scadenza del termine di prescrizione. Altro aspetto positivo per gli investitori è la fiscalità agevolata: l’aliquota applicata, infatti, è pari al 12,50%, di gran lunga inferiore, per esempio, alla ritenuta del 26% applicata sugli interessi dei conti deposito, un altro strumento di risparmio molto apprezzato dagli italiani.

Quali sono i buoni fruttiferi postali che rendono di più?

Di buoni fruttiferi postali ne esistono diversi ed è naturale, dopo quanto ricordato in queste righe, chiedersi quali abbiano il rendimento maggiore. Nonostante nel 2024, rispetto al 2023, sia stato possibile apprezzare una riduzione del rendimento, esistono diversi prodotti che vale la pena prendere in considerazione. Ecco i principali dettagli che li caratterizzano:

  • Buono postale dedicato ai minori: in questo caso, il rendimento lordo annuo può arrivare al 6%.
  • Buoni ordinari, con rendimento del 2,75%.
  • Buono Premium: in questo caso, parliamo di uno strumento di risparmio dedicato ai titolari di Libretti Postali a cui viene aggiunta liquidità fino a 12 mesi. Il rendimento annuo lordo a scadenza è pari al 3,5%.

Strumenti di risparmio che prevedono investimenti a breve e a lungo termine – dai 4 ai 20 anni – i buoni fruttiferi postali hanno un rendimento che non può essere calcolato in maniera precisa. Quello che si può fare è considerare una stima. In che modo? Partendo dal sito di Cassa Depositi e Prestiti e inserendo dati come la tipologia di buono, la data di sottoscrizione, la somma investita, si può avere un’idea verosimile del rendimento.

La scelta del buono perfetto va fatta considerando anche aspetti come la durata. Un esempio è il già citato buono dedicato ai minori, che può essere riscosso al compimento del diciottesimo anno di età dell’ex bambino. A chi, invece, vuole costruirsi una rendita per la vecchiaia, vengono spesso consigliati i buoni ordinari.

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