Le nuove regole del Superbonus: cosa cambia nel 2024

Il decreto relativo al superbonus è legge, dopo un momento in cui le novità sembravano avere diviso il Governo, adesso pare proprio che i cambiamenti sono quelli che si stavano aspettando e che da questo momento in poi non possono più essere cambiati o trasgrediti per non avere delle multe di non poco conto.

Ma quale sono le novità di cui tanto si sta parlando e in che modo se ne dovrà tenere conto da adesso in avanti. Cerchiamo di entrare nel vivo della questione e di trovare una soluzione anche per capire meglio come stanno le cose e in che modo si devono rispettare le nuove regole.

Superbonus: quale sono le novità?

Partiamo dal presupposto che con il superbonus ci sono delle novità di non poco conto che da questo momento in poi devono sempre essere rispettate, si parte dallo sconto in fattura e la cessione del credito, non si possono più utilizzare questi due particolari ad esclusione di chi ha presentato le carte per l’anno precedente.

Inoltre l’unica eccezione è quella delle zone terremotate ma sempre entro certi limiti che in genere sono 400 milioni per il 2023 e in particolare 70 milioni per il terremoto dell’Aquila del 2009. E poi i crediti fiscali non possono essere detratti in quattro anni come avveniva in precedenza e quindi anche questo cambia.

Invece per le ristrutturazioni

Un cambiamento di non poco conto è quello che riguarda anche le ristrutturazioni e infatti al momento il bonus vale il 50% delle spese effettuate e copra una buona parte dei lavori che si possono fare a casa per una spesa minima di 96 mila euro, ma le cose stanno per cambiare.

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Infatti dal 2028 e per gli anni successivi la percentuale subisce una riduzione di non poco conto e infatti scende al 30% rendendolo di fatto anche meno conveniente. Una cosa è certa ci saranno dei paletti che non potranno più essere in nessun modo trasgrediti e che di fatto si considerano più stringenti.

Anche le banche non avranno più questo potere di compensare i crediti del bonus con i loro debiti previdenziali, nessun istituto potrà fare questo scambio e chi lo farà potrà anche andare incontro a delle sanzioni di non poco conto e dovranno richiedere il credito con gli interessi. Insomma davvero una novità a cui si deve stare attenti, non ci sono davvero dubbi in merito alla questione.

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