Se hai questa macchina da scrivere d’epoca, sei ricco: ecco il modello da cercare

La macchina da scrivere ha rappresentato una enorme evoluzione di precedenti macchinari meccanici impiegati in qualsiasi contesto di scrittura, dal giornalismo alla letteratura, che ha ampliato tantissimo la produttività di questi ed altri elementi, oggi naturalmente le macchine da scrivere sono impiegate ancora ma solo presso “nicchie” di appassionati odierni.

Una macchina scrivere d’epoca può anche essere un interessantissimo oggetto da collezione, in quanto la sua meccanica può essere considerata anche molto complessa e dal punto di vista tecnologico si tratta di oggetti che difficilmente non suscitano fascino ed attenzione. Tra l’altro molte apprezzate sono state quelle prodotte in Italia. Ma quali sono quelle più rare da cercare?

L’invenzione della macchina da scrivere

La macchina da scrivere ha avuto vari “padri” anche diversi inventori italiani che hanno portato la sua definzione come oggetto riconoscibile e definito, ed ha trovato la sua forma prevalentemente conosciuta ancora oggi sul finire dell’Ottocento. Nel corso di relativamente poco tempo è stata portata ad un processo di raffinazione sempre più importante, diventando anche un oggetto comune.

In Italia è stata senza dubbio la Olivetti una delle più prolifiche che ha continuato a produrre vari elementi e modelli come le famose Lettera, iniziando nei primi anni del 900 con il modello M1, poi sono arrivati modelli ancora più diffusi e “popolari” utilizzati anche da grandi scrittori, poeti, giornalisti e registi. Quali sono quelle che valgono di più?

Le macchine da scrivere da cercare


Restando in Italia sono sicuramente proprio le Olivetti le più famose, anche per la diffusione della Lettera 22 dagli anni 50 in poi, e dalla sua erede come la Lettera 32, che ha mantenuto i capisaldi del progetto di resistenza, economicità ma anche praticità e compattezza. Questi esemplari sono stati poi migliorati e rivenduti una volta modernizzati.

  • La serie M di Olivetti può valere da circa 600 euro per l’esemplare M1 tenuto benissimo fino a 200 euro per le M5 ed M7
  • La serie Lettera come la 22 e 32 valgono oggi da circa 50 euro fino a 250 euro se in condizioni eccellenti e se appartengono alle prime serie

Esistono poi esemplari dell Olivetti ancora più esclusivi come ad esempio la Dora degli anni 70 che vale fino a 800 euro oppure una versione migliorata della Lettera 32, ossia la 32C anche questa dello stesso periodo che oggi vale mediamente tra i 200 ed i 700 euro, naturalmente le valutazioni tengono conto delle migliori condizioni.

Esemplari molto più definiti ed unici, ad esempio quelli appartenuti a personalità famose come quella appartenuta al regista ed autore statunitense Orson Wells è stata valutata quasi 90 mila euro.
Restando nel nostro paese molto amata dagli appassionati è la Olivetti Valentine, in Italia venduta nella sua variante rossa, mentre in altre nazioni in altri colori: la rossa vale tra i 100 ed i 600 euro, la 75 può superare i 1500 euro essendo una variante rarissima.

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