Bancomat: cambiano i limiti sui prelievi, assurdo!

I limiti sui prelievi del Bancomat costituiscono un fattore vero e proprio da considerare perchè seppur in condizioni “minori” rispetto al passato, questo va ad influenzare il naturale utilizzo del contante, sempre più soggetto a “cambi di direzione” da parte dello Stato, e non solo quello italiano, infatti anche altre nazioni hanno modificato la gestione del contante.

I limiti sui prelievi sono stati sostituiti più volte fino ad arrivare al contesto recente, ma non tutti sono uguali, nel senso esistono delle soglie generali che riguardano tutti i bancomat senza distinzione, ed altri sviluppati invece dalle singole entità bancarie. Tutto questo serve a controllare in maniera più agevola l’ambito economico del denaro fisico. Ma quali sono i limiti dei prelievi?

C’è limite e limite

Spesso si fa confusione tra limiti di pagamento e prelievi perchè entrambe le condizioni vanno ad impattare sul contante effettivo: si tratta infatti di una dinamica che da una parte della popolazione viene considerata necessaria, in virtù della sostituzione del denaro fisico con quello digitale, più pratico e sicuro, dall’altra viene concepita come una “intrusione” o una obbligazione per chi fa ricorso al denaro contante.

I limiti sui pagamenti sono oramai fattore conosciuto, e riguardano tutte le spese e le transizioni che superano un limite, che anche per il 2025 sarà confermato (salvo difficili modifiche di fine 2024) a 5000 euro. Questo vuol dire che qualsiasi oggetto o servizio che saremo pronti a pagare potrà essere pagato entro questa cifra utilizzando il contante.

I limiti sui prelievi al bancomat per il 2025

I prelievi invece sono gestiti dalla presenza dell’UIF, ossia l’Unità informazione finanziario per l’Italia, una branca dello stato che si occupa, tra le altre cose, di verificare eventuali operazioni economiche e transazioni troppo “sfuggenti” e quindi possibilmente legate ad una natura illecita. In questo senso l’UIF segue le indicazioni dello stato che sono:

  • Fino a 10 mila euro mensile sono prelevabili da parte del singolo cittadino, senza controlli
  • Oltre questa somma al mese l’UIF è legata ad effettuare controlli attraverso una indagine e verifiche varie nei confronti del titolare

Questo ovviamente è legato al fattore controlli in quanto il contante continua ad essere utilizzato sia per le spese di caratura medio – piccola, ma anche per le transazioni che per loro natura sono “sospette” se non direttamente illecite, essendo il contante potenzialmente molto più “sfuggente” anche dal punto di vista fiscale.

Per questo motivo il denaro fisico se prelevato in quantità troppo elevate può essere considerato come il sintomo di una o più operazioni illecite, quindi è consigliabile non superare questa soglia che è comunque mediamente piuttosto alta per il cittadino medio in Italia, anche perchè le banche in genere sviluppano delle soglie giornaliere.

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