L’età pensionabile è un argomento centrale nel panorama socio-economico del nostro paese, nonchè in quello internazionale. Con il passare degli anni, e con i continui aggiornamenti normativi in merito, capire a che età è possibile andare in pensione diventa essenziale per programmare attentamente il proprio futuro e la propria vecchiaia.
Negli ultimi anni, soprattutto, hanno cominciato a susseguirsi una serie di riforme pensionistiche dopo l’altra e dunque molto potrebbero essere rimasti confusi dai continui cambiamenti. Tra 2023 e 2024 l’età pensionabile resta legata sia al raggiungimento di una età anagrafica minima sia ad un requisito contributivo, mirando così a garantire un equo accesso alla pensione senza compromettere al contempo la stabilità finanziaria della nazione.
Requisiti per l’accesso alla pensione
In questo biennio, per accedere alla pensione di vecchiaia l’età minima richiesta è di 67 anni; saranno altresì necessari almeno 20 di contributi versati. Si tratta di una soglia che è fondamentalmente rimasta invariata rispetto agli anni precedenti, tuttavia l’adeguamento alle aspettative di vita potrebbero andare a modificarla nel corso dei prossimi anni.
Per quanto riguarda la pensione anticipata, invece, sappiamo che sono richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Rilevante, invece, è la proroga che permette ai lavorati di andare in pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati. Si tratta di uno strumento temporaneo che offre una buona opportunità a chi desidera uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.
Strategie e fattori determinanti
Oltre ai fattori contributivi, anche le politiche fiscali e quelle previdenziali hanno un loro ruolo chiave per quanto riguarda la pensione. Tra il 2023 e il 2024 il governo ha tenuto monitorate possibili riforme che potessero rendere il sistema pensionistico più flessibile ma è bene ricordare che rimane essenziale essere informati per poter sfruttare al meglio le opportunità disponibili:
- Quota 103
- Pensione di vecchiaia a 67 anni di età
- Pensione anticipata con 42/41 anni e dieci mesi
- APE Sociale
- Opzione Donna
Sono stati mantenuti, parallelamente, anche altri strumenti utili come APE Sociale e Opzione Donna, che offrono flessibilità a specifiche categorie di lavoratori. APE Sociale è un’indennità garantita dallo Stato, erogata dall’INPS e riservata a tutti coloro che svolgono mansioni gravose e pesanti o che rientrino in determinate situazioni di disagio sociale.
Opzione Donna, riservata ad un target puramente femminile, consente invece alle lavoratrici di andare in pensione anticipata avendo già un minimo di 35 anni di contributi nonchè 60 anni di età e si possono applicare alcune variazioni a seconda del numero dei figli a carico. Ricordate, comunque, che in ogni caso sono disponibili delle figure esperte di sistema previdenziale che è possibile consultare quando in dubbio.