Come potare un’orchidea? Ecco la risposta

Quando si parla di potatura, quello che bisogna considerare è la comprensione di ciò di cui ha davvero bisogno la pianta che ci si appresta a tagliare. Spesso non è nemmeno necessario intervenire su più parti, ma ispezionare ogni punto può servire per capire laddove risulti davvero importante apportare qualche taglio, al fine di rinvigorirla.

Vediamo quindi di capire nel caso dell’orchidea cosa sia necessario davvero fare, per darle maggiore forza e favorire una fioritura costante e anche, perché no?, più rigogliosa di sempre. Perché, ricordate, è vero che vengono rimossi alcune parti di rami, o anche rami interi; ma è altrettanto vero che si tratta di un’operazione indispensabile per far respirare la pianta.

L’orchidea: vediamo di capire cosa serve per curarla al meglio

L’orchidea è una di quelle piante che tu la guardi e pensi a quanto sia bella, ma proprio bella a prescindere. Ciò vuol dire che tutto i suoi fiori così aperti e colorati, la sua maestosità nel rimanere forte e alta, la bellezza per cui si contraddistingue, la rendono davvero una pianta facile da adattare a qualunque ambiente delle nostre case. Per questo, è una delle piante più scelte per abbellire, ad esempio, un ingresso.

Di fatto, l’orchidea non richiede molte attenzioni, ma desidera ricevere costantemente luce, pressocché luce indiretta, ma quella del sole sparata direttamente sulle foglie che rischierebbero di bruciarsi. Anche l’annaffiatura non deve essere eccessiva, poiché le basta ricevere acqua ogni settimana per rimanere ben idratata; questo è favorito in particolare dal fatto che basterebbe collocarla in un ambiente con un’umidità alta per permetterle di vivere con serenità.

Ma come potare un’orchidea?

Dato che comunque è difficile che possa esagerare con la crescita, ma anche le foglie secche sono, diciamolo anche, una rarità, l’orchidea di fatto non richiede una potatura frequente e insistente. Ma nel caso si presenti qualche segno di cedimento, allora sarà necessario intervenire. Quindi, dopo averla monitorare con attenzione, procedere in questo modo:

  • se avete trovato qualche traccia di cocciniglie, allora cercate di capire quali foglie o rametti sono stati colpiti e andate a recidere dove si trova il nodo
  • se ci sono aree con foglie secche per via del caldo, prendete delle foglie affilate e tagliate con prudenza
  • se vi accorgete che le radici faticano ad espandersi a danno della fioritura in superficie, intanto procedere con il travaso e, una volta spostata la pianta in un vaso più grande, fate attenzione a possibili aree che sono state danneggiate o rami che si incrociano e bloccano la respirazione della pianta e che, quindi, devono essere tagliati

Dato un taglio quindi a tutto ciò che impedisce la corretta fioritura, è facile continuare a prendersi cura per l’orchidea; tutto questo spiega come mai proprio l’orchidea viene scelta e collocata facilmente all’interno della propria abitazione come elemento d’arredo: è facile da curare, non richiede troppe attenzione e infine è molto resistente.

Sì, avete letto benissimo: infatti, sebbene in apparenza l’orchidea sembra una pianta fragile e instabile, nella verità delle cose si presenta davvero molto robusta intanto perché le sue radici aggrovigliate le danno una forte stabilità alla base; hanno sempre acqua in riserva, grazie ad alcuni tessuti carnosi che immagazzinano l’acqua permettendo alla pianta di resistere in periodi di siccità; hanno una tolleranza importante di fronte alle variazioni ricorrenti di temperatura ma anche di umidità.

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