L’orchidea è una pianta molto bella che ha dei fiori che possono variare rosa al vivaio e si può tranquillamente coltivare in casa. Ovviamente però, c’è bisogno delle giuste attenzioni per non farla morire. Cattive abitudini, come ad esempio una scarsa esposizione al sole, un terreno povero di nutrienti o anche poca acqua può andare a determinare la morte della pianta stessa.
Per fortuna, però essa non deve essere per forza buttata, ma se non è del tutto morta con alcuni passaggi è possibile farla rifiorire. In questo articolo andremo a vedere come far resuscitare un orchidea nel modo giusto, con alcuni piccoli trucchi che ci permetteranno di non dover buttare la nostra amata pianta.
Come far rifiorire un orchidea
Per prima cosa andiamo a togliere la piantina dal vaso e andiamo a pulire, togliendo tutte le parti secche malate e marce. Dopodiché andate a cospargere il nucleo dell’orchidea con la cannella. Lasciatela poi riposare in un ambiente asciutto per 48 ore e trascorsi i due giorni andate a rinvasare la pianta. Su una bottiglia di plastica andate a predicare un taglio orizzontale, partendo dalla base così da ottenere il recipiente per la pianta.
Per la base della pianta, usate la spugna da cucina e andate a vaporizzare dell’acqua su di essa per poi inserirla alla base della bottiglia. Prendete poi un sacchetto di plastica e inserite il vasetto con la pianta all’interno. Chiudete bene con un nodo, in modo tale da andare a creare un microclima in cui la pianta andrà a trovare le condizioni per riprendersi.
Cosa serve per resuscitare un orchidea?
Come stavamo dicendo, può capitare che l’orchidea muoia a causa di alcuni problemi nella sua manutenzione. Per fortuna, però non bisogna per forza, bisogna buttarla, infatti esistono alcuni semplici metodi che ci permetteranno di farla resuscitare. Andiamo quindi a vedere l’occorrente che ci serve per effettuare quest’operazione nel migliore dei modi:
- un paio di forbicine;
- una bottiglia di plastica;
- della cannella in polvere;
- una spugna e un sacchetto di plastica;
- un vaso per le piante;
- della corteccia;
- un vaporizzatore per l’acqua.
Dopo aver effettuato tutti i passaggi citati nel paragrafo precedente dopo un paio di mesi potremmo notare la presenza delle radici e se ciò avviene significa che essa è ancora vitale e che vuole sopravvivere. Andiamo quindi a trasferire la piantina nel vaso nuovo, in cui si deve inserire la corteccia.
Fate attenzione ovviamente a non rompere le nuove radici e da questo momento andate ad occuparvi della vostra pianta nella maniera corretta, andandola ad annaffiare ogni tanto e mettendola in un luogo luminoso della casa. Se questo procedimento ha funzionato dopo alcuni mesi, riapriremo la fioritura della nostra amata orchidea.