La Vertigine NON è…Paura di cadere

La Vertigine NON è…Paura di cadere

La Vertigine.

vertigineLa vertigine è uno dei sintomi riferito più comuni nella popolazione. Ha una prevalenza dal 10 al 15 % ed è più frequente sopra i 40 anni.

Diversi studi hanno permesso di evidenziare la strettissima correlazione tra visione e sistema vestibolare.

 La vista costituisce la principale sorgente della sensazione cinestetica (HERMAN et al. 1985).

L’occhio.

L’occhio è un organo esterocettivo, attraverso la funzione retinica (i recettori sensoriali sono i fotorecettori rappresentati dai coni e bastoncelli della retina, che inviano all’encefalo informazioni sull’ambiente esterno). Allo stesso è anche un organo propriocettivo, legato sia all’attività dei muscoli estrinseci oculari che alle vie dell’oculocefalogiria che controllano i muscoli del collo, della spalla e dell’occhio. La visione funziona come un propriocettore fornendo informazioni sulla posizione del corpo.

Esiste una relazione bidirezionale tra funzione visiva e postura, per cui  un’alterazione della funzione visiva comporta una modifica della postura e viceversa.

I disturbi della visione.

Tra i disturbi che si possono avere possiamo distinguere i disturbi della rifrazione che interessano principalmente all’esterocezione sensoriale dell’occhio come ad esempio le miopie, gli astigmatismi e le ipermetropie. Per quanto riguarda invece i disturbi legati alla propriocezione vi sono i disturbi della convergenza e le etero-forie, che interessano la muscolatura extra-oculare.

La retina, per quanto riguarda la visione periferica, invia al cervello informazioni derivanti da tutto l’ambiente esterno consentendo la stabilità posturale antero-posteriore.  La fovea invece, per la visione centrale, analizza in maniera precisa l’oggetto del nostro interesse fornendoci la stabilità posturale laterale. L’informazione sensoriale visiva è attiva quando l’ambiente visivo è vicino. Se la mira visiva è distante più di 5 m le informazioni che provengono dalla recettore visivo sono poco importanti da non venire preso in considerazione dal sistema tonico posturale per fare in modo che sistema tonico posturale posso utilizzare le informazioni visive per il mantenimento dell’equilibrio e necessario per informazioni visive siano comparate a quelle che provengono dal vestibolo e dai piedi.

L’orecchio, il sistema vestibolare e le vertigini.

vertigineQuando si parla di orecchio si pensa soprattuto all’udito ed al suono, ma uno dei problemi più frequenti sono proprio le vertigini, i capogiri.

Ti è mai capitato di sentirti girare su te stesso o rispetto all’ambiente che ti circondava, come un senso di ubriachezza, perdita di coordinazione e/o incapacità di stare dritto in piedi?

Se ti è già capitato, anche tu hai sofferto di vertigini almeno una volta.

Queste sensazioni, che possono sembrare lievi, talvolta provocano delle cadute accidentali, talvolta più frequenti, che possono anche causare diversi danni.

La vertigine è uno dei sintomi riferiti più comuni nella popolazione sopra i 40 anni.

I disturbi dell’equilibrio.

I disturbi dell’equilibrio sono i sintomi di sofferenza del sistema vestibolare, che è costituito dalle macule otolitiche e dai canali semicircolari. Questo sistema viene integrato a livello dei nuclei vestibolari e del cervelletto dalle informazioni provenienti dal sistema visivo, dai meccanocettori plantari, dai gravicettori somatici, dai propriocettori della colonna vertebrale, dai fusi neuromuscolari e dagli esterocettori cutanei.

Come avrai capito quindi, esiste un sistema di integrazione “centrale” che elabora diverse informazioni derivanti da più recettori. Questo significa che anche i disturbi dell’equilibrio possono avere un’eziopatogenesi MULTI-FATTORIALE!

Un esempio pratico:

“un occhiale non adatto può indurre una discrepanza di informazioni al cervello, causando delle contratture a livello dei muscoli sub-occipitali e dei muscoli del collo (es. SCOM = Sterno Cleido Occipito Mastoideo).

Le vie vestibolari.

Le vie vestibolari intervengono nel controllo della postura e del movimento.

vertigineLa principale funzione dei canali semicircolari, attraverso il fascicolo longitudinale mediale, è quella di portare le informazioni di a=accelerazione e d=decelerazione del corpo nelle 3 direzioni dello spazio, ai nuclei vestibolari. A questo livello, integrandosi con i nuclei preposti al controllo della motilità oculare, hanno l’obiettivo di mantenere sempre in visione foveale l’oggetto che ci interessa, sia da fermi che in movimento.

Quando giriamo la testa, i canali semicircolari sentono la direzione e la velocità di rotazione (ώ). In questo modo stimolano i muscoli estrinseci oculari in modo proporzionale ed in direzione contraria per fissare lo sguardo. (Altrimenti vedremmo un’immagine sfocata durante il movimento del corpo o della testa).

Quando guardiamo un treno che passa, i nostri occhi seguono, in modo proporzionale alla velocità del treno, un punto, per poi tornare indietro velocemente e fissarne un’altro: questo movimento si chiama NISTAGMO.

Anche il sistema vestibolare ha un suo punto di massimo inseguimento, durante una rotazione del corpo continua => NISTAGMO VESTIBOLARE.

Un sistema chiuso.

Il sistema vestibolare è un sistema chiuso, non esplorabile in via diretta. Per studiarne la sua funzionalità va sempre messo in relazione con l’apparato visivo, con il sistema propriocettivo e con quello muscolare.

La complessità delle informazioni sensoriali e delle regolazioni motorie e neurovegetative, cui il sistema vestibolare è coinvolto, può spiegare come siano così frequenti le vertigini e le problematiche dell’equilibrio e come non sia semplice un approccio terapeutico unitario.

Lo studio della sua funzionalità è realizzabile sfruttando le importanti connessioni con tutti gli altri apparati: SISTEMA VISIVO – SISTEMA PROPRIOCETTIVO – SISTEMA MUSCOLARE.

L’Osteopatia nel trattamento delle Vertigini.

Come hai visto, la vertigine ha un’eziopatogenesi multi-fattoriale, per questo penso che la visione osteopatica sia veramente molto utile in quanto consente di analizzare l’organismo a 360°. L’obiettivo deve essere sempre quello di andare a ricercare le cause principali e trattarle.

Il mio consiglio è SEMPRE quello di collaborare con altri professionisti, in questo caso esperti della visione e dell’orecchio, per poter valutare ed eventualmente escludere alcune cause. Una volta escluse cause differenti, NON di competenza osteopatica, l’osteopata può essere di grande aiuto.

Il trattamento osteopatico è davvero efficace, in particolare modo quando la vertigine ha un’origine cervicale.

vertigine cervicaleTrovo molto utili le tecniche ad energia muscolare e dei tessuti molli, alquanto utili per ridurre lo spasmo dei muscoli: SCOM, scaleni, sub-occipitali e trapezio. Sono molto efficaci anche altre tipologie di tecniche come le tecniche manipolative (HVLA). La scelta della tecnica dovrà essere fatta in base al soggetto sottoposto al trattamento ed alla tipologia di disfunzione.