Le fibre muscolari.
Esistono 3 diversi tipi di fibre muscolari, differenti per velocità e forza di contrazione, affaticabilità e profilo biochimico.
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Le fibre di tipo 1 o slow twich.
Queste fibre muscolari hanno un tempo di contrazione in una scossa singola relativamente lento. Sono fibre resistenti alla fatica ( dopo 5 minuti di stimolazione tetanica massimale non si osservano riduzioni significative di forza sviluppata. Queste fibre sono sono piccole e possiedono un basso numero di filamenti contrattili, che è il motivo per cui non sviluppano forza rilevanti; hanno un metabolismo principalmente ossidativo, date le loro capacità funzionali, poiché per la produzione prolungata di ATP vengono utilizzati glucosio e ossigeno forniti dal flusso ematico (sangue). Sono molto vascolarizzate, possiedono un’elevata quantità di mitocondri e molta emoglobina, che lega ed immagazzina O2 necessario per le reazioni metaboliche.
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Le fibre di tipo 2B o fast twich.
Sono fibre muscolari veloci e velocemente affaticabili. Hanno una contrazione più veloce rispetto alla fibre di tipo 1 poiché hanno dimensioni maggiori e ciascuna sviluppa una forza maggiore. Come particolarità possiedono una isoforma diversa di miosina, che permette la formazione più veloce di ponti actina-miosina, più efficaci nello sviluppo della forza. Date le loro caratteristiche vanno incontro ad un affaticamento precoce ( dopo 1 minuto di stimolazione tetanica massimale la F sviluppata è notevolmente ridotta ) e si basano un metabolismo anaerobio. Hanno una grande scorta di glicogeno e gli enzimi necessari per la conversione in lattato. Possono sostenere sviluppi di F per tempi limitati poiché pure essendo grandi, le scorte di glicogeno sono limitate e richiedono tempo per essere rifornite, con un processo metallico che comporta accumulo di lattato.
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Le fibre di tipo 2A o miste. Queste fibre muscolari hanno proprietà funzionali e biochimiche intermedie.
Nel nostro corpo ci sono muscoli in cui predominano i vari tipi di fibre.
- I muscoli in cui predominano fibre di tipo 1, lente, sono ricchi di mioglobina ed hanno un colore rossastro; sono in grado di sviluppare forza per tempi prolungati e sono deputati ad attività principalmente di tipo tonico/antigravitario.
- I muscoli in cui predominano unità motrici composte da fibre di tipo 2A, veloci, sono poveri di mioglobina, sono meno vascolarizzati e hanno di conseguenza un colore più pallido. Questi sono capaci di sviluppare F rilevanti ma per tempi limitati e per questo motivo sono principalmente deputati ad attività di tipo fisico.
Un motoneurone e le fibre muscolari da esso innervate costituiscono un’unità motrice. Ciascuna unità motrice è composta da fibre muscolari tutte dello stesso tipo e si trovano vicine alla stessa parte del muscolo, ma sparse in mezzo a fibre di unità diverse.
Su base genetica ed in parte in base all’attività fisica o allo sport che si farà si possono “allenare principalmente” alcuni tipi di fibre. La componente genetica rimane predominante, ma la si può variare leggermente, soprattutto da ragazzini e per quanto riguarda la “trasformazione” da fibre veloci a fibre lente.