Il mal di schiena (Lower Back Pain).
È una delle sindromi dolorose più frequenti e non a caso è tra i motivi principali per il quale viene richiesto un consulto medico, osteopatico o fisioterapico. Con il termine generico di mal di schiena, si intendono diversi tipi di disturbi, ma in generale si possono distinguere due forme: acuta e cronica.
Il mal di schiena affligge il 70% della popolazione dei paesi industrializzati e rappresenta un peso socio-economico notevole. (circa 13% di assenze lavorative in Gran Bretagna). L’incidenza negli adulti è di circa il 45-50%, in un’età compresa tra i 35 ed i 55 anni. Il 90% degli episodi di mal di schiena regredisce entro 6 settimane. Il 7% delle persone invece, tende a sviluppare un dolore lombare cronico.
In generale si stima che l’80% delle persone si trovi a soffrirne almeno una volta nella vita di mal di schiena, e le cause possono essere diverse.
P.S. Esistono anche altre classificazioni del mal di schiena, basate su anatomia, eziologia, sede del dolore, evidenza di riscontro radiologico, risposta al trattamento e sulla presenza o meno di una patologia conclamata a cui può essere riconducibile. In questo articolo prenderemo in considerazione una classificazione basata su parametri temporali (acuta – cronica).
Segni e Sintomi.
Il sintomo principale che accomuna tutti i tipi di mal di schiena è il dolore. A seconda della zona del dolore, dell’intensità, della durata e dei momenti durante la giornata in cui si riscontra la sensazione dolorosa, è possibile individuare la o le cause del disturbo.
Nella maggior parte dei casi, il mal di schiena si manifesta come un dolore episodico di breve/media durata, (qualche giorno o alcune settimane). Si può risolvere spontaneamente o con un intervento terapeutico non invasivo (Osteopatia – Fisioterapia – Massaggio).
Come accennato, esiste sia la forma cronica che quella acuta, e si differenziano nei segni nei sintomi. La forma cronica viene descritta solitamente come un dolore sordo e continuo a livello della colonna lombare, che può irradiarsi, in qualche caso, ai glutei. Le persone che soffrono generalmente di mal di schiena cronico non riferiscono una dolorabilità in punti ben definiti, ma un dolore diffuso, in una zona più o meno ampia.
Nella forma di mal di schiena acuto al contrario, il dolore è descritto come trafittivo, puntiforme e spesso in un punto preciso.
Possibili Cause.
Per fortuna di solito il mal di schiena è un disturbo passeggero causato da un trauma o dal protrarsi di posture scorrette. Spesso passiamo ore seduti alla scrivania o in macchina assumendo posizioni che ci sembrano comode, ma che sono dannose per la nostra schiena. Se a tutto ciò si aggiunge la vita sedentaria, l’avanzare dell’età e “qualche chilo di troppo” non stupisce che capiti spesso di avere mal di schiena.
La Postura.
Il mal di schiena può avere origine posturale: l’atteggiamento della testa, delle spalle e del bacino, mantenuto per diverse ore (ad esempio in ufficio) condiziona le curvature della colonna vertebrale. Le curve fisiologiche del rachide non “scaricano” a dovere il peso, portando così alcune zone, in particolare la zona lombare, ad essere sovraccaricate rispetto ad altre. Ecco il motivo per cui dopo diverse ore seduti si avverte un indolenzimento in zona lombare.
Sapevate che in posizione seduta i dischi subiscono una pressione maggiore rispetto a quella eretta?
La posizione seduta è più comoda perché si rilassa di più la muscolatura, ma chi soffre di lombalgia dovrebbe limitare le ore passate su una sedia o cercare di alternarle con qualche minuto in piedi o con qualche esercizio fisico.
Mal di schiena e psiche.
Anche la psiche ha una forte ripercussione sulla postura e quindi sul mal di schiena. Persone timide ed insicure hanno tendenzialmente una postura “chiusa” che porterà, nel tempo, a modificare le curve della colonna. Queste modifiche causeranno a loro volta un diverso scarico delle forze ed un sovraccarico maggiore di alcune zone più di altre. Il risultato sarà quindi un mal di schiena con partenza da un “problema” caratteriale/psicologico.
Il mal di schiena viscerale.
Il mal di schiena può anche avere origine viscerale. I visceri addominali sono ancorati alla colonna vertebrale tramite alcune strutture, come ad esempio la radice del mesentere o il mesocolon trasverso, che oltre alla funzione di sostegno danno passaggio a nervi e vasi sanguigni che portano nutrimento agli organi. Una situazione di congestione a livello intestinale, causata da un’alimentazione scorretta, può creare delle tensioni che si scaricano sulla colonna e che a lungo andare possono dare lombalgia.
Negli ultimi anni, numerose ricerche, hanno evidenziato anche un altro modo in cui i visceri possono portare al mal di schiena.
L’infiammazione neurogena, o riflesso viscero somatico.
La colonna vertebrale contiene il midollo spinale, un fascio di nervi che portano informazioni dalla periferia al cervello e viceversa. Le informazioni che arrivano dai visceri transitano in un nervo ed entrano nel midollo spinale, dove possono condizionare l’attività dei nervi che passano in quella zona. Un organo infiammato invierà un’informazione “alterata” attraverso un nervo che, una volta entrato nel midollo spinale, potrà creare una “alterazione” in un altro nervo che “gli passa fisicamente vicino”. Quest’ultimo nervo, a sua volta, scaricherà questa alterazione sulla struttura da lui innervata (ad esempio un muscolo), che causerà poi dolore.
Per cui, partendo dall’infiammazione di un organo, possiamo avere anche un dolore ad un muscolo.
Un esempio pratico? Il mal di schiena di cui le donne soffrono durante il ciclo mestruale.
Questo riflesso è chiamato infiammazione neurogena, o riflesso viscero somatico.
Possibili Rimedi.
Esistono vari rimedi per il mal di schiena, dall’utilizzo di FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), ai rimedi più naturali come l’utilizzo di prodotti Omeopatici o Fitoterapici.
Molto spesso però è più utile una consulenza ed un trattamento Osteopatico o Fisioterapico con l’associazione di una corretta igiene posturale e dell‘attività motoria. Questa strada però, presuppone maggior impegno ed è un invito a prendersi cura di se, e per molte persone risulta più semplice comprare un prodotto in farmacia, purtroppo molto spesso, senza neanche aver consultato il proprio medico. Le terapie variano a seconda del disturbo e a volte è necessario provare più di un trattamento per ottenere un sollievo. La farmacologia è un valido aiuto, ma agisce solamente sui sintomi, senza ricercare la causa reale di un mal di schiena. Per questo motivo, associare una consulenza e/o trattamento Osteopatico o Fisioterapico, sarebbe la soluzione migliore. Per migliore si intende anche più veloce, più sicura, più duratura e più economica.
D’altronde a chi piace convivere con il dolore?
La ginnastica contro il mal di schiena.
Per aumentare l’efficacia di un trattamento, sia esso Osteopatico o Fisioterapico, e per rendere più duraturi i risultati, la strada migliore è quella di associare della sana attività motoria. Svolgere una regolare attività fisica, a seconda delle proprie esigenze, riveste un ruolo fondamentale anche in ambito preventivo. Esistono diverse attività utili per migliorare mobilità e postura, tra cui la Ginnastica Posturale il Metodo Feldenkrais, lo Yoga, il Pilates. Ovviamente il presupposto è che queste attività vengano svolte da un professionista e in un contesto adeguato. (La lezione in palestra con 30 persone magari è divertente e “fa aggregazione”, ma di sicuro non è il contento più idoneo). In realtà anche un allenamento a corpo libero e/o con i pesi, se ben impostato e gestito, può essere molto utile.
In sintesi, è sempre bene scegliere sempre l’attività più idonea alla propria condizione e/o al proprio stato di Salute, chiedendo consiglio ad un professionista.
P.S. Per scelta, in questo articolo non è stato preso volutamente in considerazione il mal di schiena dovuto a patologia specifica (infiammatoria, infettiva, neoplastica e viscerale). Non sono stati affrontati neanche i mal di schiena causati da una disfunzione discale irreversibile (es. ernia estrusa) e/o di origine traumatica. Per avere un pò di numeri: circa l’1% delle persone con mal di schiena ha una neoplasia, il 4% una compressione da frattura e tra 1-3% hanno un prolasso del disco.