Riccardo Capello

Cupping therapy

 

La coppettazione fa parte delle tecniche della MTC, come il Tuina e la Moxa, ed è utilizzata, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, per creare un effetto di vuoto sulla cute della persona trattata, così da favorire la dispersione di sangue e linfa “stagnanti”, migliorando il flusso del Qi (energia).

Esistono diverse modalità applicative, tra cui una delle più note è sicuramente quella mediante l’utilizzo del fuoco: si accende un fiammifero, introducendolo all’interno della coppetta, cos’ da riscaldare l’aria all’interno, che si espanderà e raffreddandosi allo spegnimento del fiammifero, creerà una depressione, che a sua volta farà l’effetto di risucchio, facendo aderire la coppetta.

Un altro metodo è l’utilizzo di un batuffolo di cotone intriso d’alcol etilico, a cui viene dato fuoco: questo creerà calore, facendo sempre espandere l’aria e creando una depressione; il fuoco all’interno si spegnerà immediatamente, soffocato dalla mancanza di ossigeno.

Queste due applicazioni devono essere eseguite da professionisti esperti, che spieghino molto bene la metodica e comunque solo dopo aver letto e firmato un modulo di consenso informato. Non esistono rischi gravi, ma esistono comunque dei rischi, come quello di subire una piccola scottatura. I segni rossi (petecchie), sulla cute sono normali, con l’utilizzo di questa metodica.

Un utilizzo meno invasivo è quello senza l’utilizzo del fuoco, ma sfruttando “solamente” l’effetto vacuum delle coppette, applicate in zone e/o punti specifici oppure possono essere utilizzate in modalità di scorrimento. Per poter utilizzare le coppette con questa modalità è necessario ovviamente lubrificare la cute con dell’olio da massaggio o della crema, che ne facilitino lo scorrimento.

Essendo una tecnica molto disperdente, la persona trattata, al termine del trattamento, potrebbe avvertire un senso di spossatezza.