I Miracoli del nuoto.

I Miracoli del nuoto.

I miracoli del nuoto.

Hai mal di schiena?… Fai nuoto.

nuoto
© Sport the library/Tom Putt Sydney 2000 Paralympic Games Swimming Day 3, October 21st. Action shot of Daniel Bell (AUS) in the pool (butterfly) showing reflections.

Il nuoto allarga le spalle.                                                                                

A chi non è capitato di sentir dire, o addirittura, sentirsi dire di fare nuoto perché fa passare il mal di schiena?

 

E poi, quante volte avete sentito dire che fare nuoto migliora la postura, perché allarga le spalle?

 

Uno Sport Olimpico.

L’obiettivo di questo articolo non è quello di demonizzare uno Sport Olimpico come il nuoto, no di certo, ma può essere utile per chiarire alcuni concetti chiave che potranno esservi utili nella scelta dei percorsi per voi stessi o da consigliare ad un amico, parente che sapete soffrire di mal di schiena, oppure per i vostri figli.

Il Nuoto è uno Sport Olimpico ed è un’attività sportiva che consente il galleggiamento ed il movimento, nell’acqua. Ha una storia molto antica e fu inserito già tra i Giochi della prima Olimpiade.

L’agonismo.

Il nuoto può essere praticato da tutti, bambini, adulti ed anziani. Da ragazzi e da adulti si può inoltre, praticare agonismo; in questo senso, il nuoto è uno sport molto duro, poiché richiede ore ed ore di allenamento e sacrificio, oltre che delle potenzialità innate, che indubbiamente possono fare la differenza ad alti livelli: Ian Thorpe, campione di nuoto australiano, alla ribalta tra il 1999 ed il 2004, porta il n° 52 di scarpe… , giusto per fare un esempio, senza scomodare il più grande nuotatore di tutti i tempi….Michael Phelps!

Per un ragazzo, soprattutto in età adolescenziale, praticare nuoto a livello agonistico vuol dire avere una grande passione ed una straordinaria forza di volontà, ed un supporto famigliare importante! Sono diversi i nuotatori che smettono in questa fascia di età, causa impegni scolastici, vita sociale ecc.

 

Il nuoto fa bene.

Il nuoto fa bene, fa bene perché l’acqua è un ambiente privo di gravità, ma fa anche male, proprio per lo stesso motivo! Fa bene, perché l’acqua aiuta a rilassare la muscolatura. Il nuoto fa bene perché permette di allenare tutto il corpo…. ma qualsiasi attività motoria, eseguita con l’obiettivo di stare bene, in salute, e senza scopi agonistici (lo sport agonistico rappresenta un capitolo a parte), sotto la guida di un esperto del movimento (Chinesiologo, Laureato in Scienze Motorie e Sportive), è in grado di allenare tutto il corpo! La grossa differenza è che non potremmo essere in un ambiente senza gravità, a meno che non si decida di fare attività sulla luna…., ma d’altronde viviamo sulla Terra, dove G=9,8m/s2…per cui, dovremmo pur essere allenati a contrastare questa forza e/o sfruttarla a nostro vantaggio!

Il nuoto fa realmente bene alla schiena?

Sfatiamo un mito: il nuoto non sempre fa bene alla schiena.

Questo cosa significa? Se una persona ha imparato a nuotare, e quindi possiamo dire, nuota più o meno bene (non interessa il tempo che fa sui 100 sl!), utilizzando la tecnica corretta di bracciata, di gambata e di respirazione, oltre ad aver acquisito quella che molti scordano, ovvero una buona acquaticità, in questo caso il nuoto rappresenta un’ottima attività. Personalmente credo che poi debba essere accompagnata da un’attività sulla terra ferma, anche e soprattutto, per stimolare il processo di rimodellamento osseo, che ha bisogno della gravità, per poter mantenere stabili i livelli di densitometria  ossea, e non slittare in parametri che potrebbero indicare una osteopenia oppure osteoporosi.

 

Nuoto ed Osteoporosi.
Quindi, se ho dei valori di densitometria ossea vicini a situazioni di osteopenia o osteoporosi, e volessi migliorare questi parametri, il nuoto probabilmente non sarebbe l’attività migliore da scegliere, ma non perché non sia un’attività valida, ma perché, in questo caso specifico, ne esistono altre di migliori.
nuotoAcquaticità. L’acquaticità, oltre che un’attività adatta ai bambini, è un termine utilizzato nel gergo dei nuotatori, per indicare la qualità di galleggiamento. Il galleggiamento di un corpo immerso in un liquido segue il principio di Archimede, ma nel corpo umano, una struttura può galleggiare diversamente da un’altra anche in funzione della qualità tessutale: un corpo con una maggiore % di tessuto adiposo, avrà in linea di massima, un miglior galleggiamento. Questo è uno dei motivi per cui la donna, che geneticamente ha una % di grasso maggiore dell’uomo, ha una migliore qualità di galleggiamento. Ovviamente non è sempre così, poiché dipende anche dal tipo di attività che una persona ha svolto nel corso della vita: chi ha fatto nuoto da bambino, dovrebbe avere una migliore acquaticità.
L’acquaticità è una qualità che sì, si può apprendere, ma ha anche caratteristiche innate.
Il medico mi ha detto che siccome ho mal di schiena dovrei fare nuoto.
Innanzitutto la prima cosa da fare sarebbe capire i motivi del mal di schiena, e quindi, in collaborazione con il medico, rivolgersi a delle figure specializzate: a differenza dei casi potrebbe essere più utile rivolgersi ad un fisioterapista, un osteopata o un chinesiologo.
In seguito ad una valutazione accurata si potrà poi individuare quale potrebbe essere l’attività migliore da svolgere.
ATTENZIONE!:  se una persona non ha una buona capacità natatoria, il nuoto potrà peggiorare la situazione o non portare alcun beneficio, con il rischio che la persona si stufi, sia perché magari ama poco il nuoto e anche perché non ha ottenuto dei risultati!
Fare attività di gruppo in piscina NON equivale a nuotare!! Sono delle attività che possono essere utili, ma con scopi differenti: ricreativi (“sto con le amiche e mi rilasso”), scarico (“mi aiuta a scaricare la tensione”), movimento e relax (“mi piace fare attività in acqua e mi rilassa”).
In alcune persone però, effettivamente ho riscontrato, nella mia pratica, dei miglioramenti, dopo aver iniziato nuoto, ma altrettanti non hanno avuto gli stessi risultati! Per cui è necessario personalizzare l’attività fisica!
Non tutti gli stili sono per tutti.
Chi ha praticato nuoto lo saprà bene, se lo stile libero ed il dorso, sono stili che tutto sommato possono praticare tutti, il delfino (o farfalla) e la rana, sono due stili  che mettono sotto stress dei complessi articolari, ed che hanno un maggio impegno dal punto di vista tecnico. Il delfino in particolare è uno stile che richiede attitudini fisiche e tecniche non indifferenti! La rana richiede magari un pò meno tecnica del delfino, ma mette sotto stress in maniera importante sia le spalle che le anche e le ginocchia.  Se si utilizza la tecnica corretta si ridurranno questi stress, mentre se non la si conosce bene, il rischio di stressare le strutture articolari di spalle e ginocchia è elevato!
L’agonismo. 
L’agonismo, quello serio, rappresenta un capitolo a parte. La qualità e la quantità di allenamento è molto elevata, lo stress psico-fisico a cui sono sottoposti gli atleti è importante, ma l’allenamento dell’atleta agonista, se strutturato con criterio, gli consente di essere preparato a sopportare determinati carichi. Le problematiche che si possono venire a creare in questo caso, sono rappresentate principalmente da sovraccarichi di allenamento e infortuni più o meno traumatici.
Il nuoto allarga le spalle?
Non si può avere una controprova, ma se fosse così semplice, metteremmo in discussione tutta la teoria dell’evoluzione di Darwin, non proprio uno qualunque!
Per avere la riprova certa, dovremmo prendere un soggetto, fargli fare nuoto da ragazzo, poi riportarlo indietro nel tempo e non fargli fare nuoto. Dopodiché potremmo analizzare i risultati ottenuti! Ahimè però questo non ci è possibile, quindi un minimo, ma proprio minimo dubbio, lo terrei. Lo stesso “esperimento” su due persone diverse avrà sicuramente 2 risultati diversi, ma perché anche le basi di partenza sono differenti.
Il nuoto, se fatto a buoni livelli, da ragazzo, ha degli effetti positivi sul fisico, e non solo estetici. Essendo anche un sport aerobico, ha effetti positivi sull’apparato cardiovascolare e respiratorio.
Il lavoro di propulsione lo compie per l’80% la parte superiore del corpo, ovvero tronco e arti superiori, per cui, con un buon allenamento, si può migliorare molto la muscolatura, in particolare di tronco e arti superiori. La spinta data dagli arti inferiori difatti, è solo il 20% circa.
Senza dubbio il nuoto fatto ad alti livelli, ciò con anche allenamenti di altro genere (i nuotatori agonisti si allenano anche in palestra!!!), porta ad un buono sviluppo muscolare.
nuotoQuindi: cosa devo fare?  Come prima cosa rivolgetevi ad un professionista che sia in grado di valutare la vostra postura,  il vostro grado di allenamento ed il vostro stato di forma, così da potervi far consigliare l’attività più idonea. Nel caso aveste dei problemi alla schiena, riscontrati a livello medico, sarebbe opportuno anche rivolgervi ad una figura appropriata, in base al tipo di problema e all’entità, e magari su consiglio del medico, potrebbe essere il caso di rivolgervi ad un Fisioterapistaoppure un Osteopata.
Se decidete di fare nuoto però, fatelo perché vi piace, e non perché vi hanno detto che fa passare il mal di schiena o perché allarga le spalle, perché, mi spiace dirvelo, ma sono delle grosse BUGIE!