Riccardo Capello

Osteopatia

“L’ Osteopata, attraverso la propria consapevolezza e la propria palpazione, è in grado di  stimolare i meccanismi di salute presenti all’ interno del paziente, ad un livello più efficace”.                    ( Rollin E. Becker , D.O.)

L’Osteopatia è una Medicina non Convenzionale, riconosciuto dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che si colloca al di fuori della Medicina convenzionale.

Definita come Medicina alternativa, l’Osteopatia mira al raggiungimento del benessere psicofisico dell’ organismo attraverso specifiche tecniche di manipolazione tissutale. Supportato da conoscenze scientifiche, questo tipo di medicina può essere di aiuto in moltissimi casi, e la sua efficacia si riscontra in pazienti di ogni età, dal neonato all’anziano, purché si individui l’approccio ideale e a misura della singola persona.

L’ Osteopatia considera l’essere umano come una unità  integrata di Corpo, Mente e Spirito. Sulla base di questo approccio, ogni parte dell’organismo, sia essa fisica che psichica, dialoga e interagisce con l’insieme tramite il movimento, restituendo al soggetto il livello di qualità  della sua vita.

Grazie ad un’ attenta valutazione, che passa attraverso l’analisi della Postura e la palpazione, è possibile riconoscere i disturbi che affliggono il soggetto e intervenire attraverso tecniche manuali per rigenerare le corrette condizioni fisiologiche. In tal modo viene favorito il naturale processo di guarigione insito nell’ organismo, ripristinando l’ omeostasi e  quindi, la Salute.

LE ORIGINI

Le origini di questo sistema di cura sono americane: il medico Andrew Taylor Still “inventò” l’ osteopatia nel 1874 in una piccola città del Missouri, a causa della mancanza di strumenti per la cura dei propri pazienti. Grazie allo studio approfondito dell’ Anatomia umana, A.T Still scoprì che diverse patologie potevano essere curate correggendo le posizioni corporee sbagliate, che interferiscono sia con la circolazione del sangue, sia con l’ attività del sistema nervoso. Da qui il medico diede il nome stesso alla disciplina: osteon, ovvero l’ osso, il fulcro delle condizioni patologiche che generano il disturbo, pathos.

Tre sono i principi base dell’Osteopatia:

  1. l’ individuo inteso come globalità  integrata di corpo, mente e spirito che si influenzano a vicenda;
  2. l’equilibrio tra struttura e funzione nell’organismo è necessario per garantirne il benessere complessivo;
  3. l’auto-guarigione dell’organismo stesso, indotta dall’Osteopata grazie alle tecniche manuali applicate.

EFFICACIA E APPLICAZIONE

La Medicina Osteopatica, complementare a tutte le professioni sanitarie, si applica prevalentemente nel trattamento dei disturbi inerenti l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, cranio-sacrale e viscerale. In generale l’osteopatia, oltre a contribuire e supportare altre discipline nella cura di molte patologie, si è dimostrata molto efficace anche in fase di prevenzione e di mantenimento dello stato di salute complessiva dell’organismo.

L’Osteopatia è una sola, non si divide, come molti pensano, sbagliando, in osteopatia cranio-sacrale, osteopatia strutturale ecc…; la particolarità e il punto di forza dell’Osteopatia, consiste nei diversi approcci che si possono avere, a seconda della persona trattata e/o dello stimolo che si vuol dare al corpo, in base all’obiettivo: si possono utilizzare manipolazioni vertebrali, tecniche fasciali, tecniche cranio sacrali e viscerali, sempre con l’obiettivo di stimolare il sistema nervoso all’auto-guarigione.

“Il principio fondamentale delle arti del guarire, è che il corpo, dalla testa ai piedi, rappresenta un meraviglioso meccanismo e, sebbene esso consista di svariate porzioni, risulta disegnato come un’unità universale; è un disegno universale per la funzione. Più chiaramente si riesce, dentro di noi, a comprendere il suo funzionamento come meccanismo totale, che include sia il meccanismo volontario che quello involontario, più accurata potrà diventare la nostra diagnosi e sicuramente più capace potrà risultare il nostro trattamento”

( Rollin E. Becker , D.O.)

L’OSTEOPATIA NEL MONDO

Fu durante la presidenza di Theodore Roosevelt, testimone diretto della valenza curativa dei trattamenti osteopatici, che l’osteopatia fu ufficialmente riconosciuta negli USA.

A partire dall’esperienza americana, con la sempre maggiore diffusione del nuovo approccio nel corso dell’ultimo secolo, la fondazione di scuole e università, la crescente uniformità dei programmi di studio e lo sviluppo della ricerca scientifica, diversi paesi nel mondo hanno inserito la medicina osteopatica nei piani dei sistemi sanitari nazionali (nel 1991 entra di diritto tra i servizi della sanità pubblica degli USA).

In Europa l’osteopatia si diffonde in modo non uniforme a partire dal Regno Unito dove sbarca nel 1911 con la fondazione della British Osteopathic Association.

Nel 1993 la professione viene riconosciuta legalmente ed inserita nel Sistema sanitario nazionale e nel 1998 viene costituito il General Osteopathic Council, organo predisposto alla tutela degli standard formativi, dello sviluppo professionale e della sicurezza dell’utenza.

Il riconoscimento arriva a seguire in Finlandia (1994) e in Belgio (1999). In Francia nel 2004.

Una regolamentazione parziale del settore viene definita in Danimarca, Germania, Svizzera, Lussemburgo e Olanda.

In Spagna e Italia, dove la diffusione dell’osteopatia risale agli anni ’80, Governo e Associazioni sono al lavoro da alcuni anni per la definizione di una legge che regolamenti il settore con l’obiettivo di assicurare qualità e sicurezza del servizio offerto.

(http://www.registro-osteopati-italia.com/it )