Il riflesso viscero-somatico.

Il riflesso viscero-somatico.

Il riflesso viscero somatico.

Vi è mai capitato di sentirvi la pancia “troppo piena”, gonfia, dolente, ed avvertire al contempo un dolore alla schiena? Se siete delle donne, magari vi sarà capitato di accusare mal di schiena durante il ciclo mestruale. Tutto ciò potrebbe essere giustificato dal riflesso viscero somatico.

 

Facciamo un piccolo passo indietro: le Vie Riflesse.

Breve ripasso di fisiologia.

riflesso viscero somaticoLe vie riflesse del SNA sono costituite da neuroni sensitivi afferenti, interneuroni posti nel SNC, e neuroni efferenti autonomi, che innervano i tessuti periferici veicolando risposte agli stimoli in entrata. Gli stimoli afferenti possono essere: viscerali (tramite il nervo vago), elaborati dai nuclei del tronco encefalico (nucleo del tratto solitario), o somatici (nocicettivi), elaborati dai neuroni del midollo spinale.  I neuroni pre-gangliari ortosimpatici e parasimpatici sono attivati dagli interneuroni per produrre le risposte riflesse autonome. Un esempio è la contrazione della muscolatura liscia  vascolare per produrre variazioni della pressione sanguigna ed aumento del ritmo e della contrattilità cardiaca.

All’interno del corno ventrale vi sono gli interneuroni che innervano le colonne dei neuroni motori, quindi, le colonne laterali controllano i muscoli appendicolari e le colonne mediali quelli assiali. La forma del corno ventrale cambia in base al livello di midolli spinale in cui ci si trova. La colonna assiale scorre lungo il midolli, ed i fasci ascendenti trasportano le informazioni sensoriali al tronco dell’encefalo e alla corteccia. I fasci che discendono da queste aree, proiettano sui corpi cellulari del corno ventrale. Le proiezioni provenienti dal tronco dell’encefalo viaggiano lungo le colonne mediali ed innervano i muscoli assiali.

Le informazioni provenienti dalle afferenze primarie attivano la formazione reticolare del tronco dell’encefalo. Gli stimoli discendenti provenienti dalla formazione reticolare sono più forti nelle colonne mediali, dove sono rappresentati i muscoli assiali. In pratica, il dolore agisce sulla formazione reticolare, la quale a sua volta, opera sui muscoli assiali. Questi ultimi rispondono all’aumento della stimolazione spinale modificando il tono muscolare. Quindi, i cambiamenti di tono provocati dall’irritazione viscerale, possono essere palpabili nei muscoli della schiena e dell’addome.

 

riflesso viscero somaticoCos’è quindi il riflesso viscero somatico ?

Le afferenze nocicettive dai visceri toracici e addominali, oltre che dai vasi sanguigni e linfatici, utilizzano i nervi del SNA (Sistema Nervoso Autonomo) per raggiungere il SNC (Sistema Nervoso centrale).

I riflessi viscero somatici sono rappresentati soltanto del sistema mediale, ovvero dai muscoli paraspinali ed assiali; non interessano i muscoli appendicolari.

Il dolore viscerale puro, di solito è poco definibile, non è localizzato in un punto preciso ed è profondo. Quello riferito invece si avverte non nella struttura dalla quale è originato, ma bensì in strutture somatiche adiacenti ed innervate dagli stessi segmenti midollari.

Il dolore viscero somatico origina da un’irritazione chimica o termica, di una delle membrane sierose. E’ un dolore acuto e costante, spesso accompagnato da uno stato di contrazione “protettiva” della muscolatura adiacente.

A livello clinico, ad esempio, le alterazioni del tono dei muscoli addominali, si presentano sotto forma di reazione di difesa, che rappresenta un riflesso segmentario, causato dalle afferenze viscerali.

La difesa si associa con l’irritazione viscerale, come quella che si verifica in caso di infiammazione o di infezione, e rappresenta un riflesso viscero somatico.

 

riflesso viscero somaticoQuesto cosa significa?

Partendo dall’irritazione di un organo o viscere, avvertiremo un dolore riferito ad un muscolo.

Le patologie viscerali comunemente associate con la reazione di difesa comprendono l’appendicite e l’invaginazione intestinale, mentre un’altra forma di riflesso viscero somatico, si trova nei muscoli paraspinali. Queste aree di maggior comicità muscolare e di cambiamenti vasomotori sono attivate dall’irritazione viscerale acuta e cronica.

I riflessi viscero somatici nei muscoli para vertebrali si presentano come  cambiamenti nella consistenza dei tessuti, alterazioni della temperatura cutanea ed una limitata escursione articolare. Questi sono tutti i criteri della disfunzione somatica in Osteopatia.

Il mal di schiena di cui le donne soffrono durante il ciclo mestruale, o un dolore in zona sacro-iliaca in chi soffre di stitichezza, sono esempi pratici di riflesso viscero somatico.

Il riflesso viscero somatico può essere attivato anche mediante la facilitazione spinale. Le afferenze primarie, provenienti dai visceri irritati, possono scatenare delle modificazioni para vertebrali riflesse. Queste sono poi mantenute mediante l’aumento del tono spinale.

 

L’infiammazione neurogena,

L’ infiammazione neurogena è un’ infiammazione derivata dal rilascio localizzato, da parte di neuroni afferenti, di mediatori infiammatori.

Le fibre afferenti primarie di piccolo calibro più sottili sono dei sensori del dolore (nocicettori). In caso di attivazione, la terminazione del loro recettore produce polipeptidi che vengono secreti nel tessuto. Tra questi ci sono: istamina, bradichinina, sostanza P, somatostatina ed il polipeptide intestina vasoattivo. Questi polipeptidi formano un brodo chimico che favorisce una reazione infiammatoria localizzata: infiammazione neurogena.

L’attivazione di questi recettori può divenire auto-stimolante, mantenendo la reazioen infiammatoria auto-prodotta e la reazione infiammatoria neurogena.

L’infiammazione neurogena può essere localizzata nel sito originario della lesione oppure può verificarsi in aree lontane, attraverso neuroni convergenti, oppure tramite la facilitazione spinale. Inoltre, può anche essere innescata attraverso il corno dorsale quando vi convergono 2 o più neuroni. In questo caso viene definita riflesso della radice dorsale.

 

Dolore Somatico versus Dolore Viscerale.

Per comprendere meglio rivediamo le caratteristiche principali del dolore somatico e del dolore viscerale e come sono interessate le varie aree del nostro corpo.

Indipendentemente dal tipo strutturale, ogni fibra afferente, appartenente alla cellula a T di un ganglio radicolare, entra nel midollo attraverso una radice posteriore, a ciascuna delle quali corrisponde un territorio di innervazione (METAMERO).
A livello cutaneo si possono delineare dei DERMATOMERI, ciascuno dei quali corrispondente a un ganglio + radice posteriore, (destra e sinistra), indicato in questi modi.

  • C (cervicale)
.
  • D o T (dorsale o toracico).
  • L (lombare).
  • S (sacrale)
.
  • più il numero corrispondente.

 

Nella tabella allegata di seguito sono elencate le caratteristiche dolore somatico e viscerale.

 

I nocicettori del peritoneo parietale si comportano come quelli cutanei. A livello viscerale la distribuzione metamerica è meno definita.
Sono identificabili  delle aree di corrispondenza tra afferenze splancniche e metameri, indicate come “ZONE DI HEAD” (nell’immagine  a fianco), per i visceri addominali.

Oltre che con i neuroni ascendenti, le fibre primarie contraggono sinapsi con efferenti simpatiche, parasimpatiche e alfa-motrici, formando quelli che vengono definiti ARCHI RIFLESSI:

1. VISCERALI.

  • Variazioni frequenza e pressione.
  • Sudorazione.
  • Ileo paralitico.
  • Nausea, vomito.
  • Non occlusivo, etc.

2. SOMATICI.

  • Contrattura.
  • Rigidità.
  • Dolore di rimbalzo.
    Il numero di fibre dolorifiche primarie che penetrano nel midollo, è maggiore di quello dei neuroni secondari che formano le vie spinotalamiche. Per questo motivo più vie afferenti primarie, viscerali e somatiche possono convergere sullo stesso neurone secondario.

 

SI IPOTIZZA CHE QUESTA PECULIARITA’ STIA ALLA BASE DEL “DOLORE RIFERITO”, O RIFLESSO VISCERO SOMATICO.