Stress e Osteopatia.

Stress e Osteopatia.

Definizione di Stress.

Lo stress viene definito come una sindrome generale di adattamento volta a ristabilire un nuovo equilibrio interno. E’ una condizione che si manifesta quando l’ambiente sociale, fisico, mentale o emotivo, presenta delle esigenze indesiderate ed inevitabili. Il termine stress venne introdotto per la prima volta in biologia da Walter Cannon nel 1935, mentre la sindrome venne definita in questi termini da Hans Selye nel 1936.

Lo stress può essere fisiologico, ma può avere anche dei risvolti patologici, anche cronici, che ricadono nel campo della psicosomatica. Per questo si distinguono due tipologie di stress: eustress e distress ovvero rispettivamente stress “buono” e stress “cattivo”.

stressI componenti fisiologici principali della risposta adattativa allo stress sono 3.

  • L’attivazione dell’asse ipotalamo pituitario adrenergico (HPA).
  • Il risveglio del sistema nervoso autonomo.
  • la secrezione di adrenalina nella reazione di “attacco o fuga”.

 

Lo stimolo da stress fornisce un vantaggio biologico che permette all’individuo di reagire rapidamente al pericolo. Storicamente, la reazione allo stress ha migliorato la sopravvivenza e le risposte adattative. Abbiamo ignorato il dolore, combattuto, ci siamo riparati al sicuro nonostante le ossa rotte ed abbiamo conquistato la cima della catena alimentare.

 

Stress e Osteopatia.

La filosofia osteopatica aiuta a capire che si raggiungono pericolosi livelli di stress quando l’equilibrio bio-psico-sociale viene sconvolto da minacce o pericoli percepiti. L’attività iper-parasimpatica prolungata può essere deleteria per la salute e può spianare la strada alla malattia. Anche i pensieri, le emozioni ed i comportamenti in risposta ad eventi stressanti, possono influenzare sia la struttura (anatomia) che la funzione (fisiologia).

stressIl primo a descrivere questi processi interdipendenti di risposta allo stress fu H. Seyle (The Stress of Life. Rev. Ed. New York, NY: McGraw Hill, 1976). Seyle riteneva che la nostra risposta allo stress fosse una sindrome specifica che seguiva determinati schemi ed influenzava specifici organi. Lo stress stesso poteva essere indotto da una varietà di stimoli interni o esterni.

Le persone, quando sono continuamente stressate, attivano 3 fasi di risposta.

 

  1. Risposta istintiva attraverso un riflesso di orientamento: la persona prende consapevolezza dello stress e si allarma biologicamente. Si ha un aumento delle funzioni surrenale, cardiovascolare, respiratoria e muscolo-scheletrica.
  2. Tentativo di affrontare e risolvere il problema da un punto di vista biologico, psicologico e sociale. La persona mobilita le sue risorse per “combattere” l’evento stressante. In caso di successo, si ottengono una maggior padronanza del proprio organismo e auto-apprendimento. In caso di insuccesso, la persona diventa mentalmente, fisicamente ed emotivamente esausta.
  3. La terza è la fase di sfinimento. L’osteopata esperto, si accorge di questa fase attraverso una varietà di segnali disfunzionali e sintomi a carico di uno o più sistemi dell’organismo. Lo sfinimento “annulla” le capacità di resistenza e di adattamento dell’organismo. Le persone presentano disfunzioni somatiche, generalmente più di una, e chiedono al medico di base una cura per i sintomi causati dallo stress

 

Malattie da stress.

L’insorgenza di una malattia causata da stress è un fenomeno complesso che comprende la patologia dei tessuti (anomalie muscolo-scheletriche), la risposta psico-sociale e comportamentale e i fattori ambientali. Un punto  molto importante della variabilità nella risposta individuale è rappresentata dalla risposta comportamentale ed emotiva allo stress.

La maggior parte dei problemi di salute odierni: obesità, disordini dovuti all’ansia, malattie cardiache, ipertensione, diabete dell’adulto ed in parte il cancro, sono in realtà malattie relativamente moderne. Queste sono causate dalle nostre scelte comportamentali (stile di vita) e dalle nostre interazioni mente-corpo.

Le attuali conoscenze sulle malattie indotte da stress suggeriscono che questi processi sono il risultato di un’interazione complessa tra vari fattori. Tra questi, fattori generici, fisiologici, ambientali e comportamentali, e che influenzano sia la salute che la malattia.

I meccanismi comportamentali possono alterare il nostro organismo in toto. Alterano il sistema nervoso, il sistema endocrino quello immunitario, influenzando direttamente la nostra salute. Alimentazione corretta, attività fisica, droghe, alcol e tabacco, ed altri comportamenti, influenzano la nostra salute, nel bene o nel male.

 

stressNon c’è vita senza stress.

Non esiste vita senza stress, ma ci sono adattamenti positivi e negativi, per far fronte agli eventi più stressanti. Nonostante nella vita esistano gli imprevisti, gran parte delle difficoltà possono essere previste e gestite efficacemente. Una vita vissuta in condizione di stress cronico, può provocare ed attivare disordini psicofisici. Tra questi ad esempio l’ipertensione, l’ulcera peptidica e le malattie delle coronarie.

Alcuni studi recenti di psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI), hanno evidenziato una relazione tra lo stress e la diminuzione della risposta immunitaria. Altre ricerche, sulla salute mentale, hanno invece dimostrato che lo stress ricopre un ruolo chiave in varie forme di disturbi depressivi. Un ruolo chiave lo ha anche nei disturbi legati all’ansia, oltre che in varie forme di uso e abuso di sostanze.

 

Di recente, lo stress è stato concettualizzato come una risposta non specifica dell’organismo al tentativo di adattarsi alle esigenze.

 

Lo stress ed il cambiamento.

Persino gli avvenimenti quotidiani ordinari, percepiti come positivi o negativi, richiedono l’adozione di un cambiamento. Nel 1967, Holmes e Rahe, hanno dimostrato che in base al numero ed alla tipologia di avvenimenti accaduti ad una persona, in un anno, c’era più o meno probabilità di sviluppare malattie nei due anni seguenti. Inoltre, se la persona aveva percepito l’evento come un’esperienza negativa, l’impatto risultava ancora più grave.

Lo stress può anche essere autogenerato. Alcune ricerche di Friedman e Rosenman hanno evidenziato alcuni aspetti importanti. La competitività, l’impazienza e la difficoltà di gestione della rabbia e dell’ostilità, sono le caratteristiche chiave delle persone inclini alle malattie delle arterie coronarie. Un aiuto importante può derivare dal counselling.

 

stressModificare lo stress: l’approccio osteopatico.

Di solito, prima di cercare una cura medica, la persona cerca autonomamente di abbassare il proprio stato stress. Tutto questo, spesso, senza ottenere grossi risultati. Una volta rivoltosi al medico, questi solitamente fornisce dei consigli, che però, così occasionali, hanno poco o nessun effetto. Tutto ciò poiché purtroppo, i ritmi frenetici della fornitura di assistenza sanitaria, rendono questo servizio molto impersonale. Instaurare un rapporto di fiducia risulta quindi difficile.

L’approccio osteopatico valuta tutti i problemi psicosociali ed organici, oltre a quelli neuro-muscolo-scheletrici. Tutto questo per poter sviluppare una strategia di trattamento ottimale.

C’è una palpabile reazione del sistema muscolo-scheletrico allo stress, indipendentemente dal fatto che sia indotto dall’esterno (fattori ambientali o sociali) o dall’interno. Un osteopata esperto è in grado di determinare a cosa è associato il pattern osservato di disfunzione somatica. Può essere associato ad una disfunzione neuro-muscolo-scheletrica primaria, ad una componente viscero-somatica,  somato-viscerale  o ad una disfunzione comportamentale. E’ importante studiare tutti gli aspetti del trattamento comprendendo la modifica delle cause biopsicosociali e le risposte mal-adattative allo stress.

 

stressLa collaborazione tra professionisti è la strada vincente!

La strada vincente, per essere di aiuto a persone, la cui causa principale di malessere è lo stress, è la collaborazione con altri professionisti. Come già citato in precedenza, il Counselling è di grande aiuto in questo caso. Un’altra collaborazione molto importante è con un/a Nutrizionista. Un’ alimentazione adeguata è molto utile per fornire all’organismo le risorse necessarie a ritrovare il proprio equilibrio. Infine, la collaborazione con un Laureato in Scienze Motorie sarà utile per consigliare alla persona la giusta attività fisica. Ultima, ma non per importanza, la collaborazione con la figura medica di riferimento della persona.

Le collaborazioni purtroppo non sono sempre facili a causa della mancanza di dialogo tra i professionisti. La persona si sente “sballottata” qua e la senza un razionale, e tende ad abbandonare il percorso. E’ necessario mantenere un buon dialogo tra i vari operatori, in modo che la persona si senta sempre al centro del percorso. Anche la distanza tra i vari professionisti è un fattore negativo. Più si riesce a creare un team nella propria zona, meno scuse avrà la persona, per abbandonare.

Infine, è utile ricordarsi questi due aspetti.

  1. La risposta di una persona ad avvenimento stressanti produce conseguenza bio-psico-sociali.
  2. Lo stile di gestione dello stress a lungo termine di una persona è un fattore importante nella determinazione della salute o della malattia.