Quando inizia il periodo delle feste natalizie, che per molti comincia il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, e termina con l’Epifania, il 6 gennaio, iniziano anche le serate in compagnia, attorno a tavolate infinite, con qualche stuzzichino che funge da cena leggera, e tanti giochi che si tirano fuori dagli armadi, alcuni così vecchi che la scatola è logora e finita, e sarebbe anche da buttare, ma non lo si fa perché quel gioco da tavola ha tanto da raccontare.
Ma se vi dicessimo che dietro il racconto di famiglia, alcuni giochi da tavolo sono davvero fonti probabili di ricchezza impensabile? Sì, perché alcuni di questi ormai nemmeno si producono più e chi li possiede li ha perché sono stato un regalo dei nonni, perché li hanno acquistati in fiera o perché è un regalo che difficilmente, nemmeno se si perdessero tutti i pezzi, finirebbe nella spazzatura.
Il legame con i giochi di un tempo
Oggigiorno, che tutto quello che facciamo è collegare uno schermo a una console e giocare come degli automi davanti ai nostri dispositivi, trascorrendo con loro ore e ore di gioco, spesso anche troppo coinvolgenti da non renderci conto del trascorrere delle ore, non conosciamo più davvero il valore delle cose, quelle che ci rendono felici e ci fanno vivere momenti che diventano ricordi indelebili nel memoria.
Ecco perché quando parliamo di giochi da tavolo ormai in disuso, lo facciamo per aprire uno spaccato verso un tempo, che non è poi così lontano, ma ormai è largamente superato, perché i giovani di oggi non conoscono le regole, non le rispettano, e si arrabbiano se perdono; ma non come ci arrabbiavamo noi, si arrabbiano perché non sanno stare al gioco.
Quali sono i giochi da tavolo più vecchi? Eccone il valore!
Per questo motivo, ora che dicembre incalza e Natale è sempre più vicino, vogliamo farvi conoscere alcuni giochi da tavolo che alcuni di voi si ricorderanno bene e che magari ancora hanno in casa, nella speranza di coinvolgere i più piccoli, intrattenendoli con un divertimento sano e soprattutto comune, e tenendoli lontani da schermi illuminati per qualche ora. Ecco quali sono:
- il gioco dell’oca: ce ne sono oggi di tante varietà. Ma quello standard resta il più bello e avvincente
- il monopoly, ma quello con i personaggini di metallo, ormai privati di qualsiasi colore, con le banconote della lira e le carte ormai logore e rovinate
- battaglia navale, un gioco a due, di strategia, ma che chissà quante ore è in grado di tenerci incollati!
- domino: è forse il più antico fra quelli citati, perché potrebbe risalire al XII secolo, dove lo scopo è terminare le tessere e abbinarle ad altre in base ai numeri riportati dai puntini.
Vi proponiamo questi, ma potremmo citarvi anche tutti i giochi che sono menzionabili e assimilabili al semplice uso della carte da gioco, quelle da poker in particolare: scala 40, burraco, poker e quanti altri ne conoscete potremmo aggiungerne; per non dimenticare i singoli giochi regionali. Insomma, una miriade di alternative tutte speciali e valide e oggi di grande valore.
Chi possiede scatole complete di queste giochi, non sa di possedere un vero e proprio tesoro. Perché quello che non capiamo spesso è che il lascito del presente, ci dà le basi per affrontare il futuro, anche partendo da semplici momenti di ilarità e gioia come un gioco da tavolo può provocare. E il valore di questi giochi, in taluni casi, è davvero alto e imponente, soprattutto perché suscita in noi i ricordi del passato.